venerdì 18 maggio 2007

FUTURO, Marco Stagnozzi______________ inserito nella rubrica "A mano sciolta" n.23




Nuove direzioni - commento di Lorenzo Ramadoro


Scrivo ringraziando l’autore, Marco Stagnozzi, per avermi chiesto di commentare la sua opera. Opera che è stata esposte durante la mostra alla libreria Bòrea terminata la scorsa settimana. Opera che troverete sul suo sito (www.marcostagnozzi.it), assieme a tante altre.
Passato e futuro. E il presente come chiave. Il passato vomita effluvi, miasmi di morte. Lo splendido sogno di una società che produce un eccesso di beni. Cosa resta di quel passato, cosa partorirà di nuovo l’Uomo di oggi?
La mano vorrebbe strapare un telo. Così da permetterci di crescere sotto un sole pulito. Sotto un cielo tornato capace di filtrare i malevoli raggi UV. Ed ecco allora comparire la speranza. L’idea di un colpo di mano che ridisegni i valori secondo canoni naturali. Così come prevedono le stelle, come vuole madre Gaia, la nostra Terra.
Ricordo Marco, nel tentativo di rimodellare in parole i concetti espressi dal quadro. Riesco a immaginare il paesaggio che scorre sotto i vostri occhi, a dargli un senso. Aprirsi ad un mondo in cui l’illimitata vastità immaginifica posata in ogni persona nutre la realtà.
Quel vuoto alla sinistra del presente. L’umanità di oggi stabilirà i confini entro cui vivranno le prossime generazioni. Argini che potrebbero essere delimitati da mari sempre più elevati, dalle terre fertili che vi giaceranno sotto, terre infeconde.
Sono scelte. È nostra, dei giovani, la responsabilità del futuro. Lo sarà, almeno, se le persone più grandi molleranno il timone lasciandoci la libertà di direzione.
«La realtà esiste in un posto sconosciuto e i sogni esistono nella realtà; e la verità è nel tuo cuore. Ciò che è nel cuore di un uomo ne forma il contenuto e nuove immagini cambieranno i cuori e la loro forma. Il potere dell’immaginazione è la capacità di cambiare il futuro, e di creare il tuo tempo.
Ma se le persone non agiscono liberamente non cambierà nulla. Allora dovrai recuperare la tua forma con la tua volontà anche se le tue parole si dovessero perdere o confondere con quelle degli altri. Chiunque può riavere la sua forma umana se riesce ad immaginarsi nel proprio cuore.»
Credo che queste parole non mie suggellino al meglio il quadro di Marco.

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