venerdì 27 aprile 2007

TRE POESIE, Luca Fiorani _____________ inserito nella rubrica "A mano sciolta" n. 8

È alquanto difficile, in questo mondo che corre dietro cose futili e materiali, parlare delle proprie emozioni, figurarsi scriverle e dare una forma letteraria a tutto ciò che pulsa dentro di noi. Quindi, quando anche ci si avvicina solo, si prova oltre che il dolore o la felicità di viverle o anche solo immaginarle, anche un grande senso di libertà e di intimità con se stessi.



Aspettando l'alba

Adesso
sono solo nella notte
lupo che vaga
in cerca della sua solitudine.
Trovami
nella rossa savana
o nella sterminata prateria
sarò dove la terra si ricongiunge al cielo.
Voglio stringerti
bambini nel nostro rifugio
aspettiamo la fine del temporale.
Se questo lungo sogno
ci trovasse abbracciati?
Cambierebbe tutto
niente
rovisto nell'armadio dei pensieri
in cerca di risposte.
Ho freddo amore
ora voglio
che tu
mi copra
aspetterò
l'alba.



Autunno

Sul mare di foglie
si specchia l'autunno
e cadono in turbine nel sangue del mondo.
Fluiscon leggere
nell'ala del vento
danzando leggiadre
nel soffio di morte.
Lontano in crescendo
minaccian vapori
di oscuri presagi
che montan sui tetti.
Quell'ostia di fuoco
pian piano si perde
e un abito smunto
indossa la sera.



Vieni da me

Verrai da me
bianca di pudore
come una sposa all'altare.
Verrai da me
come quel giorno
che per la prima volta t'incontrai
quando capii le strane frasi dell'amore.
Verrai da me per spalancare l'uscio
di questa grigia dimora
dove aleggiano cupi fantasmi
mia rondine di primavera.
Verrai da me
nell'eden del mio giardino proibito
dove Cupido scrisse di nascosto
le mie e le tue iniziali.
Sulla corteccia scalfì
dell'albero più rigoglioso.
Verrò da te amor mio
perchè da lassù in alto
dove pudici angeli
intreccian le trame dei destini
di noi impotenti uomini
mi è stato sussurrato
che ci apparterremo
per sempre.